Sponsor

UNA MOSTRA SULL`ARTE TOTALE

Il Festival del Cinema di Messina, denominato "Festival dello Stretto" cambia nome, muta il suo abito per diventare "Mostra del Cinema dello Stretto".
Dopo la felice esperienza fatta, per due anni, al Cinestar di Messina (oggi UCI Cinemas), la Mostra del Cinema vuole diventare patrimonio della città, centralizzando il suo sito e richiamando l`attenzione sulle sale cinematografiche del cuore di Messina. Fabrizio La Scala ha accolto l`invito dell`Entr`Acte di allocare la manifestazione al Multisala Cinema Apollo e noi dell`Entr`Acte siamo felici che un imprenditore che cura il suo cinema, tanto da inaugurare una nuova sala, sostenga l`iniziativa.
La Mostra del cinema sceglie il percorso del cinema italiano d`autore che non ha distribuzione nelle grandi sale e si occupa di ricerca e sperimentazione; Cosa vuol dire? Ci piace pensare che il cinema non sia un`arte distaccata dal teatro, dalla musica, dalla pittura, dalla danza, dalla istallazione, ma che esista la "multiarte" o "arte totale" che prende lo spunto dall`unica idea dell`immagine-immaginario: Nel cinema conta l`immagine, anche la pittura rievoca più dell`immagine e la musica è immagine percettiva che commenta immagini o evoca immagini, mentre il teatro è immagine viva dell` "hic et nunc". La differenza sta nel riprodurre un gesto sempre uguale, come avviene nel cinema o, un gesto che si diversifica, ogni volta che avviene, come in teatro. Ma noi non siamo convinti che sia sempre così. Crediamo fermamente che l`arte è unica ed ha un suo sviluppo, dallo schermo alla realtà-finzione delle molteplici forme di arte.
Nessuna Mostra del cinema ha mai tentato questo percorso. Questa è una mostra che vuole appunto "mostrare" qualcosa di particolare, insieme agli eventi, alle prime assolute, agli ospiti importanti.
Qualcuno osserva che, per essere competitivi, bisognerebbe fare un Festival del Cinema multimiliardario e ostentatamente commerciale come quello di Roma.
Ma noi amiamo la bellezza e l`originalità non la competizione. Perché scegliere Messina?
Chi si occupa da tanti anni di giornalismo culturale sa che questa città ha una sola possibilità di sviluppo, seguendo la sua unica vocazione turistico culturale che, crescendo, può diventare un fenomeno aziendale di spessore, che agevola l`occupazione.
Qui sono nati talenti, costretti tutti ad andarsene, e ridimensionare la vena creativa nell`incontro con le strutture televisive come RAI e Mediaset, e talenti che fanno grande Messina per il risultato raggiunto in campo internazionale.

Tutti persi e dispersi… e non sono pochi, ma una schiera infinita. Altri vivono e sognano, guardando il mare che ci separa da una partenza, tante volte, definitiva: questo Stretto che vorremmo diventasse il simbolo di un attraversamento per esportare la nostra cultura, le nostre origini, la nostra ispirazione, appare come uno "stretto necessario". Qualche intellettuale l`ha capito e mira alla Sicilia, come alla terra dei tesori nascosti. Noi siamo felici ed, al contempo rammaricati che si preferisca sempre importare celebrità, anziché conoscere le celebrità e le infinite potenzialità del territorio. La Mostra ha come intento principalmente di evidenziare le produzioni siciliane e mettere in vista i talenti della nostra città, accanto al glamour provocato dalla presenza delle celebrità.
Proprio qui a Messina, anche per la posizione geografica, può nascere l`Accademia euromediterranea, una vera Università che non solo forma maggiormente i grandi talenti in tutti i settori dell`arte, ma crea quegli scambi culturali che porteranno a Messina, sulla scia della sperimentazione e della ricerca, tanti artisti stranieri che correranno nella nostra città per capire cosa significa l`evoluzione culturale intesa a creare la grande azienda dello spettacolo d`avanguardia.
Molti sono i ragazzi che, oggi, non vivono né il cinema né il teatro e che hanno bisogno di crescere, imitando dei gruppi come i Machine Works che compiono una ricerca simile alla nostra, salvaguardando posti e percorsi che, se valorizzati, costituirebbero una ulteriore attrattiva per il turismo. Ed esiste una realtà già fruibile che la Mostra metterà in risalto che è un palazzetto che un privato, regista e produttore televisivo, Francesco Salvo, con la Dino s.r.l. ha messo a disposizione per la nascita dell`Accademia, con annesso un vero teatro di posa che pochi conoscono, ove in occasione del Festival, si terrà una anteprima coprodotta dall`Entr`Acte.
Ecco l`unico modo di attrarre l`attenzione su una città che, da anni, i politici non illuminati, hanno voluta morta e strozzata, favorendo attività paesane, per lucrare voti, che assicurano benessere solo a se stessi.
Noi desideriamo che anche i politici siano i sapienti amministratori di una bellezza che è così a portata di mano, da non essere vista.
Ecco, la Mostra si prefigge di comprare "occhiali nuovi" per rendere visibile questa "straordinaria capacità d`inventare e creare", anche ai miopi.
Ben vengano i grandi eventi, i cartelloni trionfanti dei teatri, gli avvenimenti multimiliardari. Ma occorre diventare terra di promozione delle proprie risorse, per un vero interscambio culturale, attirando turismo ed evoluzione.

Non ci piace essere schiavi di un potere centrale o centrista che, per essere troppo televisivo ed omologato, nasconde realtà di grande livello, di un così grande livello da poter oscurare il resto della cultura non solo nazionale ma mondiale. Basta pensare alla letteratura del Novecento che è, nella sua massima grandezza, solo siciliana.
Coltiviamo le nostre risorse culturali, affinchè le nostre aziende traggano maggior beneficio dalle presenze turistiche e dall`indotto che una Mostra del cinema di spessore, sicuramente assicura, generando quell`interesse e quel momento di glamour vissuto negli anni scorsi con il buon cinema, le nuove proposte di multiarte, le presenze di grandi artisti come Bud Spencer, Maria Grazia Cucinotta, Damiano Damiani, Tonino De Bernardi autore apprezzato del cinema di poesia indipendente e di molti altri che hanno calcato la passerella rossa dell`ultima favolosa sera.
Scopo della Mostra? 1) diventare momento di evidenza del cinema d`autore italiano in relazione ai problemi di distribuzione al Sud del cinema indipendente.
2) Produrre, nel tempo, e crescendo, tanti lavori nella direzione dell`arte totale 3) Creare un centro d`interesse euromediterraneo da coordinare con l`Accademia e con gli studi e le sperimentazioni nel campo delle arti visive e non. 4) Trasformare Messina e la sua splendida provincia in un set vivente, immaginando che possa diventare come Cannes (con teatri di posa sulla riviera), anche per la splendida posizione geografica.
Un luogo, non-luogo ad alta vocazione turistica dove si addensano tanti stranieri, per i caffè concerto, le librerie accademiche dove s`incontravano un tempo talenti come Quasimodo e Giuseppe Zona, rivalutando i laghi che dovrebbero essere intanto percorribili in barca e circondati di tanti centri piccoli o grandi che respirino quell`aria "parigina" degli artisti, che nessuno sa essere tanti in questa città povera di altro.
La Mostra riserva sorprese in musica anche siciliane e messinesi per l`ultima sera, oltre tante proposte interessanti. L `Entr`Acte, nei due anni precedenti, ha fatto da sola e con coraggio. Per questa edizione siamo stati sostenuti, con un piccolo contributo, dal Presidente della Regione Raffaele Lombardo, che ringraziamo per l`acutezza con cui ha letto il progetto e per la disponibilità dimostrata. Infatti, pur lontani dal mondo politico, riconosciamo la necessità di avere buoni amministratori. Ma credo anche che si debba capire che, da buoni amanuensi, possiamo solo essere d`aiuto al politico intelligente che parla il nostro stesso linguaggio: Fare… con autonomia e per l`autonomia del pensiero, su un territorio che ha sempre rivendicato, attraverso l`arte, la propria natura, le proprie caratteristiche di genio, dettate da un territorio mutevole e variegato e da fenomeni di povertà e ghettizzazione che, invece di provocare violenza, hanno generato talenti come Spiro Sframeli e Francesco Scimone che hanno rivoluzionato il teatro italiano, rimanendo semplici e complici.
Basterebbe soltanto ricordare Messina degli anni 50 e 60... La Mostra del cinema è nata qui, grazie all`intuizione di tre persone, mentre la "Faro Film" sfornava prodotti di alta qualità…ma allora esisteva anche l`Irrera a Mare e quel magnifico bar della famosa canzone "In fondo al Viale". La cultura avanza con il cinema che educa e forma le menti. Non possiamo stare ad aspettare finanziamenti impossibili, né ci piace lamentarci della politica e dei politici. Tutti dobbiamo fare la nostra parte, anche con sacrifici personali, perché – diceva un mio povero grande amico che si chiamava Giovanni Cammarata- andiamo incontro all`Europa.
Ed anche se la Sua casa, museo delle meraviglie, è stata vandalizzata, vive nel mio ricordo la voce di un uomo che mi ripeteva sempre: tu dovrai combattere!
E poi mi ricordo le sere incantate, io piccola stingevo la mano di mia madre che mi portava a vedere i grandi attori che arrivavano, vestiti come principi... il cinema risplendeva e mi faceva sognare il fruscio delle sete delle attrici che si confondeva con lo sciacquio dell`onda sulla battigia.
Tutto ciò accadeva molto prima del tram-spazzatutto, molto prima di questo inquietante silenzio... molto prima che la politica e i circoli si rinchiudessero in Palazzi polverosi ed in Ville nobiliari, ignorando questa dolce frescura che proviene dal mare.

Video:

Promozione Festival

News in pillole
...guarda le news
23/11/2010

Cinema e Cultura...

Visita le pagine del nostro nuovo...

> leggi la notizia
23/11/2010

Nuovo sito web...

Il Comitato organizzativo della Mostra del...

> leggi la notizia
Photogallery:
...guarda le foto
Cliccando sulla photogallery si accederà alla sezione con gli scatti più significativi divisi per annate.